Esegesi di notte prima degli esami

“Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra
e un pianoforte sulla spalla.” Qui chiaramente l’autore parla di una banda di traslocatori hippie che, dopo una serata in spiaggia, non sa dove trasportare un prezioso strumento con tasti d’ebano e d’avorio.

“Come pini di Roma, la vita non li spezza,
questa notte è ancora nostra.” Ad essi paragona la forza delle conifere della capitale, resistenti allo scorrere del tempo, ma non ad eventuali nevicate, come accaduto qualche anno fa, allorquando il peso della neve aveva sradicato questi maestosi alberi. Ecco perché i protagonisti scelgono la stagione estiva e il refrigerio delle ore notturne, in quanto nessuno può distoglierli dal loro lavoro.

“Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei non fanno male,
è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore.” La notte, si sa, è foriera di molti quesiti vitali e filosofici ed uno dei ragazzi si chiede come mai gli avvocati scelgano segretarie miopi come consorti, forse per un recondito desiderio erotico provocato dagli occhiali o da una loro certa procacità. Intanto i loro pensieri sono scossi da esplosioni puntuali, forse petardi lanciati da ultrà romanisti e laziali, innocui ma rumorosi.

“Gli esami sono vicini, e tu sei troppo lontana dalla mia stanza.” Qui l’autore si sta preoccupando per l’avvicinarsi di qualche esame, probabilmente di maturità, ma il suo pensiero va verso la sua fidanzata, che gli allevia con particolari effusioni la tensione che lo pervade.

“Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto,
stasera al solito posto, la luna sembra strana
sarà che non ti vedo da una settimana.” Il desiderio di rivederla è talmente forte che il protagonista ha delle allucinazioni letterarie, fra cui spiccano l’adunco profilo del suocero e il cognato intento a preparare arrosti aromatizzati, forse con erbe di origine tropicale, che lo inebriano a tal punto da fare apparire la luna con altri colori, e si chiede come mai essa continui ad essere il satellite naturale del nostro pianeta.

“Maturità ti avessi preso prima,
le mie mani sul tuo seno, è fitto il tuo mistero.
Il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani,
non fermare ti prego le mie mani
sulle tue cosce tese chiuse come le chiese,
quando ti vuoi confessare.”  Qui si fa più palese il riferimento all’esame di maturità, e la giovane età del protagonista si manifesta vedendo la piena tempesta ormonale che riporta alla mente le sue prestazioni erotiche e peccaminose. Spicca l’originale paragone con i calzoni americani, sicuramente ipercalorici e con il ketchup al posto del pomodoro, a dispetto delle gustose versioni capitoline della pizza. Il passo successivo acuisce la tensione erotica, in quanto le mani del protagonista vogliono convergere verso zone femminili particolarmente sensibili, e alle quali la ritrosia della fidanzata si oppone. Inoltre c’è anche una piccola denuncia di assenteismo dei sacerdoti, che chiudono immotivatamente le chiese quando un fedele vuole liberarsi dai suoi peccati.

“Notte prima degli esami, notte di polizia
certo qualcuno te lo sei portato via.” Probabilmente la folla di fedeli è numerosa, tale da fare intervenire le forze dell’ordine, che prontamente provvedono a portare via le persone più esagitate; altra interpretazione potrebbe essere quella di un piccolo gruppo che tenta di compiere dei furti all’interno delle chiese stesse.

“Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
notte di nonno alla finestra, ma questa notte è ancora nostra.”  Il caldo avvolge tutto e il bambino piccolo non si decide a dormire, quindi i genitori provvedono a rinfrescare il latte mettendolo davanti al nonno, che intanto scruta da lontano i quattro eroi del pianoforte.

“Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni, di coppe e di campioni.”  Qui l’autore ironizza sul fatto che molti studenti cercheranno di stupire ed ingannare i professori con recite degne di affermati attori, magari senza alcun risultato tangibile, mentre altri cercano di affogare il dispiacere nel cibo, con pizze appena uscite dal frigo e finalmente con calzoni gustosi, non certo di origine americana. Altri invece la prendono più sportivamente e invece di studiare ne approfittano per guardare le partite della nazionale (che tanto o c’è un europeo, o un mondiale, o un’amichevole a metà giugno).

 

“Notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere.” Ecco che tornano i fedeli di prima, tristi per non avere compiuto il loro dovere religioso e che quindi si abbandonano ad invocazioni tese al superamento dell’esame con l’aiuto divino, specialmente per la prova di matematica, sicuramente ritenuta ostica se non impossibile.

“E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca,
ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare
non ti posso far male, se l’amore è amore.”  Qui scopriamo il nome della fidanzata, che probabilmente è intenta a guardare il cielo per scrutare i velivoli che compiono traversate oceaniche, e sicuramente è più sana del protagonista che si meraviglia per la luna. La seconda parte del verso è invece più oscura: sembra che Claudia infatti tema la foga passionale del fidanzato e probabilmente egli detiene misure da primato che la portano a dubitare se concedersi o meno, soprattutto per quanto riguarda le sue terga.

“Si accendono le luci qui sul palco
ma quanti amici intorno, mi viene voglia di cantare.
Forse cambiati, certo un po’ diversi
ma con la voglia ancora di cambiare,” e qui si arriva alla conclusione della canzone. Il tentativo di intimità del protagonista viene stroncato, probabilmente aveva scelto un palchetto da oratorio e qualcuno per scherzo gli punta delle forti luci, forse i suoi amici che si fanno tutti intorno incuriositi, e per sdrammatizzare il protagonista cerca di buttarla sulla musica. O altrimenti sono gli altri tre ragazzi che stremati dal trasporto del pianoforte hanno usato delle torce per posizionare lo strumento e le loro espressioni sono differenti rispetto a prima, forse per il forte sforzo compiuto.

 

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5 risposte a Esegesi di notte prima degli esami

  1. lorisferry ha detto:

    stavo pensando di cominciare una serie di queste esegesi, che ne pensi?

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